Uova con gli asparagi? la cena perfetta. La prima volta che ho mangiato una frittata con gli asparagi selvatici ero in Croazia, ospite di un’amica che avevo ai tempi dell’università, la mia prima coinquilina a Trieste. L’asparago selvatico nel Carso triestino è molto comune, è ricco di proprietà benefiche e arricchisce di sapore diversi piatti ma è anche ottimo gustato da solo, condito con olio, sale e pepe. I germogli giovani sono commestibili se cotti, sono ipocalorici ed hanno diverse proprietà: tonificanti, digestive e rilassanti. I frutti invece sono tossici.
Solitamente vengono lessati e poi abbinati con le uova oppure saltati in padella con poco burro, formaggio grana, pepe bianco, per condire un primo piatto di pasta. Schiacciati al mortaio o frullati per creare un pesto gustoso per condire piatti di pasta o farcire bruschette o crostini. Un occhio allenato li riconosce subito ma occorre fare attenzione: si possono confondere con altre specie non commestibili quindi ci vuole un po’ di esercizio prima di raccoglierli da soli, se è la prima volta. Ogni qual volta sono andata a fare una passeggiata in Carso, vuoi perché la stagione in cui cresce è la stessa in cui è ideale fare scampagnate, vuoi perché è un regalo della natura a cui è difficile resistere, fatto sta che ho sempre incontrato persone che li stavano raccogliendo. In verità l’asparago selvatico, in base al Regolamento regionale, può essere raccolto per un massimo di 1 chilogrammo al giorno per persona.
Foto © Lucio Ulian