A Trieste, nel rione di Servola, c’è un museo etnografico ed nascosto fra le case. Rintracciare la signora che lo gestiva all’epoca fu un’impresa ardua ma la storia delle “pancogole” era troppo bella per…
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La prima volta che andai a Gorizia per ragioni di lavoro ebbi l’occasione di soffermarmi ad osservare i palazzi e le vie. Prima di questa occasione pensavo semplicemente che la città non mi piacesse,…
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I fiori del bosco mi hanno sempre trasmesso quel senso di fragilità che solo l’idea di calpestarli mi turba non poco. Fu quando dovetti andare a fare una passeggiata in Carso, accompagnata da un…
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Si chiamava Vesna (e ancora si chiama Vesna Gustin) e fu la signora che, in un pomeriggio di primavera in cui con Guido andammo a registrare “Da Percedol a Samatorza” mi raccontò delle erbe…
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Quando sento pronunciare le parole foglie ed autunno insieme penso sempre alla poesia di Ungaretti. E’ una di quelle poesie che ti entra in testa a scuola anche se non vuoi. E’ così breve…
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Quando sento pronunciare “Venzone” penso alle zucche e alle mummie. Mi ci portò un amico carnico, Massimo, nell’estate del 2016. Ricordo che mi raccontava del borgo con grande orgoglio, indicandomi i palazzi che furono…
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Deve il suo nome al fatto che si snoda in un ambiente adatto alla riproduzione della salamandra giallo e nera pertanto, con un po’ di fortuna, può capitare di incontrarne qualcuna. Nel dubbio di…
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Io e Guido andammo a Villa Manin per tre anni di fila in occasione di una manifestazione che si svolge nel parco della Villa. L’evento si chiama appunto “nei giardini del doge Manin” e…
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C’è un sentiero che costeggia il crinale all’altezza del borgo di Santa Croce e giunge fino al porticciolo di Canovella degli Zoppoli, si tratta del sentiero dei pescatori.Furono i pescatori di Aurisina che, cercando…
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Per cinque anni consecutivi, salvo brevi interruzioni estive, è andato in onda ogni settimana il programma “Qua la zampa”. Una piccola rubrica, registrata sempre e solo nei ritagli di tempo che l’operatore aveva a…